Se parlo con taluni di calcio, politica, vino ed affini... il discorso può prolungarsi di ore..., intorno al nulla!
Se parlo dei giorni, che paiono proprio finire, giorno dopo giorno..., a questa costatazione, vera e ineluttabile, il discorso di fa breve.
Se parlo di quanto Dio ci abbia rivelato, la nostra fine nel fine eterno di Lui..., il discorso si fa muto e termina!
Quanto non pertinente pudore in tutto ciò!
Dio, il nostro destino, l'eternità, il nostro io profondo, sono oggetto di silenzio più che di necessario incontro e reciproco conforto e sostegno.
Allora, io voglio parlare di Dio..., anzi di noi, degli uomini..., cioè di uno di noi, Maria di Nazareth.
Da subito dico che non è necessario cucire addosso a Maria chi sa che paroloni o che encomi…; fotografiamo i fatti: promessa sposa, avviata ad un suo progetto…, sovverte tutta la sua vita, le sue attese, di donna e di credente, e si mette nelle mani di Dio, sottoponendosi agli sguardi e ai giudizi degli uomini… per amore di Dio.
Ella, proprio perché seppe vivere il suo personale martirio, sotto la Croce, ebbe il mandato da Gesù, il nostro Maestro, ad essere madre… non nella carne, ma nel cuore, di tutti noi…, per il solo fatto che ci riconosciamo discepoli, amici, fratelli di Gesù.
Ecco perché Maria non è lontana dalla nostra vicenda di uomini e di credenti!
Tutto ciò la Chiesa non l’ha mai dimenticato di dirlo, di proporlo e di esaltarlo..., e questo -di per sè- è un miracolo!!
Infatti, se guardo la storia della Chiesa, vedo che, nel corso dei secoli e delle vicende, alcuni aspetti e dimensioni siano andati, anche se per brevi momenti, come in oblio, si siano eclissati. Invece, la figura -bella e grande, forte e affascinate- di questa donna è sempre stata grandemente amata e indicata.
Perché?
Perché veramente Maria è stata da Dio voluta grande, grandissima..., "Tutte le generazioni mi chiameranno beata".
Perché Maria è l’umanità che ha detto sì, e con quel sì l’amicizia di Dio con gli uomini, interrotta con il primo no dei nostri progenitori, ha ripreso il suo corso glorioso e bello!
Maria è l’umanità che, ricollocata nel giardino di Dio, Gesù, non ha avuto la pretesa di brillare di luce propria, come i nostri progenitori, ma ha scelto la luce di Dio, ha detto sì alla proposta inaudita e sovversiva dell’angelo!
Maria, con la sua fedeltà a Gesù, l’ha sostenuto sulla croce, ha alleviato –condividendone una parte- il dolore dell’abbandono…; e mentre i chiodi lo trafiggevano e lo inchiodavano, Maria, fedele fino alla Desolazione, lo sosteneva sulla croce per l’amore: veramente lei è stata come zeppa (di carne) infilata a terra, per sostenere e tenere dritto l’asse della croce!
Ella è la prima di noi, perché è stata la prima tra noi a darsi anima e corpo all’irruzione di Dio nel suo mondo, nella sua casa, nelle sue cose.
Ma se Maria è la prima, se lei è l’Immacolata per Grazia, è anche vero che ella non è una immacolata eccezione: la creazione è buona, il peccato è l’eccezione! La grazia è la norma, è nell’ordine della creazione… e tutti, in Cristo, siamo chiamati ad essere santi ed immacolati.
Maria,
sorella nostra
discepola di Gesù
creata madre dei figlio di Dio
sostegno e forza di Gesù nell’oscura ora della Croce
sostieni ed accompagna il nostro cammino verso Lui!
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