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venerdì 31 dicembre 2010

UN NUOVO ANNO, UN NUOVO TEMPO, UN NUOVO DONO…

Noi ti lodiamo, Dio
ti proclamiamo Signore.
Eterna Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo,
tutta la terra ti adora.

Ti ringraziamo, Dio nostro Padre
perché sei Amore.
Tu ci hai fatto dono della vita
e ci hai creati per essere figli tuoi.

Ti ringraziamo perché ci fai partecipi
della tua opera creatrice
dandoci un mondo da plasmare
con le nostre mani.

A te cantano gli angeli
e tutte le potenze dei cieli;
a te anche noi innalziamo il nostro grazie
per il dono della vita,
e ti offriamo la memoria grata del tempo trascorso.

Oggi ti ringraziamo del nuovo tempo che ci offri!
In esso la tua Provvidenza ci precede e ci accompagna,
perché possiamo vivere le parole di Gesù
e indicare la via della Speranza ai fratelli.

Tu, Signore Gesù,
sei la speranza, tu sei il Domani del Tempo!
Sei venuto in questo mondo
per riscattarci da ogni male
e riportarci al Padre.

Ti ringraziamo perché sei rimasto
in mezzo a noi per sempre
per far di tutti gli uomini una sola famiglia,
un corpo solo in te.

O Cristo, eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre
per la salvezza dell'uomo.

Tu vincitore della morte,
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre.
e ci sostieni con la tua Grazia.

Ti ringraziamo, Spirito d'amore,
perché rinnovi la faccia della terra.
Tu dai luce e conforto ad ogni cuore.

Ti ringraziamo perché con i tuoi santi doni
ci dai la forza di avanzare nel nostro cammino
per giungere uniti alla gioia della tua casa.





Salva il tuo popolo, Signore,
guidaci in questo nuovo tempo
che la tua Provvidenza ci concede
e donaci di corrispondere alla tua Grazia.

Degnati oggi, Signore,
per la intercessione di Maria, madre del bell’amore,
di sanare i nostri cuori,
di dare agli ammalati la salute,
agli esiliati il ritorno,
ai poveri la dignità,
alla Chiesa la fedeltà,
ai governanti la giustizia,
ai giovani il futuro,
alle famiglie la gioia,
ai colpevoli possibilità nuove,
a chi ha sbagliato accoglienza,
ai ricchi memoria,
ai senza tetto una casa,
ai carcerati la giustizia,
agli innamorati tanto calore,
ai maestri belle soddisfazioni,
agli sportivi una vittoria,
ai militari la pace,
ai professionisti umanità,
ai bambini la carezza degli angeli custodi,
agli Scout la strada del cuore dei giovani,
all’Azione Cattolica sintonia gioiosa con il Papa,
alle Famiglie in Coro amicizia cordiale,
alla Famiglia Laicale Teatina il servizio alla Chiesa,
agli operatori della carità il grazie di Dio,
ai contemplativi la gioia di Maria,
ai preti il fuoco della fede,
ai Vescovi la pazienza
a tutto il tuo popolo l’esperienza gioiosa del tuo amore.

Nella tua misericordia
Dio nostro,
Dio grande
Dio Santo,
Dio immortale
donaci di servire Te, i fratelli, il futuro della vita, la verità delle coscienze, la verità della fede Cattolica, la comunione dei Battezzati, la pace tra i popoli, le culture e le generazioni.

La tua misericordia sia sempre su di noi,
perché in te speriamo,
per mezzo di Gesù Cristo, nella forza dello Spirito Santo.

Amen

sabato 25 dicembre 2010

venerdì 10 dicembre 2010

Scoperti nuovi documenti e operazioni segrete su Pio XII, nazismo ed ebrei.


Le rivelazioni storiche più recenti confermano la posizione espressa nel suo ultimo libro da Papa Benedetto XVI su Pio XII e il suo sostegno agli ebrei perseguitati. Il 17 novembre, il Papa ha ricevuto il fondatore della “Pave the Way Foundation” (PTWF), Gary Krupp, ebreo, che gli ha consegnato nuove rivelazioni storiche a conferma di questa posizione. In alcune dichiarazioni a ZENIT, Krupp ha dichiarato che attraverso la sua fondazione e il suo sito web, «la controversia che dura da 46 anni sul pontificato di Papa Pio XII possa essere risolta. Finora la PTWF ha inserito oltre 40.000 pagine di documenti, articoli e interviste a testimoni oculari, materiale originale, relativo a questo periodo storico». Krupp ha anche presentato al Papa il libro della PTWF “Papa Pio XII e la II Guerra Mondiale. La Verità Documentata”, appena pubblicato in ebraico. Il testo, di agevole lettura, contiene numerosi documenti, articoli e interviste notevoli che permettono al lettore di giungere a una conclusione su quel periodo controverso. E’ il primo libro scritto da ebrei in ebraico su Papa Pio XII basato su documenti originali piuttosto che su teorie speculative e discutibili. Krupp ha anche presentato al Papa una serie di testimonianze autenticate degli sforzi personali di Papa Pacelli per salvare la vita agli ebrei. E’ stato inoltre presentato a Benedetto XVI il libro del professor Ronald Rychlak (editorialista del The Washington Post e The Wall Street Journal): “Hitler, la Guerra e il Papa”, insieme al testo inedito “The framing of Pope Pius XII”. E’ stato scritto da Rychlak e da Mihai Ion Pacepa, l’agente del KGB di più alto rango ad aver mai disertato. Quest’ultimo descrive le operazioni della rete di disinformazione del KGB e il piano denominato “Seat 12”, volto a infangare la reputazione di Papa Pio XII e a scavare un solco tra il mondo cattolico e quello ebraico. Il piano, ordinato dall’ateo Nikita Kruscev, mirava ad attaccare la Chiesa cattolica e la reputazione di Papa Pio XII. Lo abbiamo già fatto, ma per chi volesse approfondire suggeriamo anche il bellissimo testo “La leggenda nera del Papa di Hitler” (tradotto letteralmente dall’inglese sarebbe: Il mito del Papa di Hitler: come Papa Pio XII salvò gli Ebrei dai nazisti), scritto nel 2005 dal rabbino e storico statunitense David Gil Dalin (su Wikipedia una breve recensione).

lunedì 6 dicembre 2010

LA+VERGINE+DI+GUADALUPE


LA VERGINE DI GUADALUPE
Caricato da sacrocapo. - online

Il silenzio pubblico di Pio XII fu in realtà una strategia molto intelligente.


Per fortuna la leggenda nera nata attorno a Pio XII si sta sgretolando col passare degli anni. Sono sempre più le prese di posizione degli storici a favore della sua persona e di ciò che veramente fece. Anche perché negli archivi Vaticani e di mezza Europa si continuano a trovare documenti fondamentali. Ad esempio Avvenire annuncia che lo storico gesuita Giovanni Sale, in un articolo di prossima uscita su «La civiltà cattolica», ha rivelato nuovi elementi nel testo della lettera inviata da papa Pacelli il 3 gennaio 1943, tramite la nunziatura di Berlino, al cardinale Adolf Bertram, presidente della Conferenza episcopale tedesca di Fuldai. Scritta in tedesco personalmente dal Pontefice, è stata finora conservata negli archivi della Santa Sede. In essa si rileva con toni accorati che «l’ultimo decennio di vita, di sequela e di attività cattoliche sul suolo tedesco, è una “via crucis” della quale l’amarezza e l’opera distruttrice nella sua intera impressionante entità soltanto da Dio sono conosciute. Un calvario, ma su di esso la forza d’animo della fede e della fedeltà alla Chiesa dell’attuale generazione si è dimostrata degna del suo eroico passato». Hitler infatti non nascondeva in alcun modo la sua volontà di estirpare la Chiesa cattolica e ridurre al silenzio quei pastori e quei sacerdoti e laici, che avevano alzato la loro voce – e non erano pochi – contro le crudeltà del regime, a cominciare dall’eutanasia verso le persone più deboli. La lettera fu recapita, come si legge in un appunto del nunzio Cesare Orsenigo, «per mezzo di persona privata», dato che se fosse arrivata nelle parrocchie e fatta conoscere ai fedeli, avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche. Per questo, il cardinale segretario di Stato, per esplicita volontà del Papa, affidava «completamente» al presidente della Conferenza episcopale tedesca «per la sua nota prudenza» il compito di valutare «se, come e quando convenga diffondere questa sua lettera tra il clero e il popolo di Germania» perché bisognava evitare che il pontefice «mentre infuria la guerra, intenda fare qualche cosa che possa nuocere al popolo tedesco». Bertram decise perciò di non pubblicare la lettera perché, a suo giudizio, conteneva «certe parole che potrebbero suscitare una fortissima ira sia nel governo, sia nell’episcopato».

Nonostante alcuni imbarazzi in Vaticano per questa scelta, il papa non volle in nulla modificare l’indirizzo da lui stesso dettato in tale materia: dovevano essere i vescovi a decidere ciò che doveva o non doveva essere fatto per il maggior bene della Chiesa. Il cosiddetto “silenzio” di Pio XII era perciò un silenzio esclusivamente pubblico e volontario, con l’unico scopo di non causare l’incrementarsi della violenza contro ebrei e cattolici da parte dei nazisti. Probaibilmente questa saggia scelta, mentre oggi è vista come un errore, fu la condizione per salvare la vita di numerosissime persone. Così la pensano anche intellettuali ebrei, come il rabbino e storico statunitense David Gil Dalin, che ha raccolto le sue analisi e documentazioni storiche nel consigliatissimo saggio “La leggenda nera del Papa di Hitler.“

Conversazione settimanale con Marco Pannella | RadioRadicale.it

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